Comunicati
28 Maggio 2023 - Fino a quando?
Questa è la domanda che noi cittadine/i che ripudiano la guerra, ci facciamo da più di un anno, e anche in questi giorni. Giorni in cui si parla della grande offensiva…. delle nuove armi che sono state fornite all'Ucraina dalla NATO, Ma da nessuna parte troviamo pronunciate le parole DIPLOMAZIA E CESSATE IL FUOCO.
Parole che invece, dall'inizio della guerra, milioni di personestanno ripetendo in casa, al lavoro, fra gli amici, ma anche nellepiazze di Roma invasa dal popolo della Pace, lungo le strade della marcia Perugia-Assisi.Siamo persone di buona volontà che vengono zittite ormai da mesi dalla propaganda guerrafondaia di TV, siti web, giornali, al soldo dei burattinai di sempre: apparati militari, produttori di armamenti, politicanti sordi di fronte agli appelli del proprio popolo. Noi non ci stiamo, quei morti, migliaia di giovani vittime dall'unae dall'altra parte, sono lì a ricordarcelo. Noi continueremo a essere in piazza, nelle strade, con i nostripiccoli mezzi per DARE UNA POSSIBILITA ALLA PACE !
3 Maggio 2023 - Melograno di Vita
Si comunica che la Sezione ANPI Sergio Fallani e il Comitato Antifascista di Scandicci hanno aderito convintamente all'appello che Donne insieme per la pace, Cgil, Anpi, Arci e Legambiente Toscana hanno lanciato ai Comuni della Toscana, per ricordare le stragi dei migranti e per operare affinchè non si spezzino più vite innocenti, per restare umani. La richiesta ai Comuni è quella di aderire e provvedere operativamente,acquistando e piantando una piccola pianta di melograno in un giardino pubblico con la targa "Sono nato in memoria delle tante vite perse nella speranza di un futuro migliore. Basta morti durante le migrazioni.
25 Aprile 2023 - Festa della Liberazione
Sono passati 78 anni della Liberazione d'Italia avvenuta il 25 aprile 1945. Il 25 aprile 1945 sancisce la fine di un periodo di oppressione ma, segna anche la vittoria della libertà e della democrazia.È necessario trasmettere ai giovani i valori che hanno guidato la Resistenza, come la solidarietà, il coraggio, la determinazione e l'impegno per la giustizia. Questi valori sono ancora oggi fondamentali per la nostra società e per il rispetto dei nostri diritti. Mantenere alta l'attenzione sulla Resistenza e sulla sua importanza storica significa anche preservare la memoria delle vittime di quel periodo oscuro della nostra storia e continuare a lottare contro l'intolleranza, la discriminazione e ogni forma di sopraffazione.
La Resistenza Italiana e il Giorno della Liberazione rappresentano un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore per il nostro paese che, ancora oggi purtroppo fatica a considerare la Costituzione come unico e solo faro della nostra vita sociale e politica. La Costituzione italiana, che poggia su valori trasversali di antifascismo, è nata dal dialogo fra tutte le forze politiche della Costituente e non può essere calpestata da coloro che ogni giorno cercano di demolirla pur avendo giurato di difenderla.La Resistenza è una lezione di coraggio e di umanità. La storia della Resistenza in Italia è una storia di sfida, coraggio, amicizia e pure di amore qualche volta. La vittoria degli Alleati in Europa ed Italia si deve anche all'intelligenza e alla tenacia dei membri del movimento di resistenza formato da partigiani, staffette e altri cittadini che hanno deciso di non sottomettersi alla Repubblica Sociale.
È stato grazie agli sforzi di questi e queste che è stato possibile ricostruire un paese finalmente democratico all'indomani di uno dei momenti più cruenti e bui quale il ventennio precedente, in cui sono state migliaia le persone arrestate, perseguitate, confinate e uccise dal regime.Insegnare l'antifascismo nelle scuole è estremamente importante. L'insegnamento della storia del fascismo e della lotta antifascista permette agli studenti di comprendere appieno i pericoli dei totalitarismi e dell'intolleranza. Attraverso lo studio delle dittature fasciste del XX secolo, gli studenti devono apprendere come i regimi autoritari limitino le libertà individuali e collettive, portino alla persecuzione di minoranze e oppositori politici, e portino alla guerra e distruzione.L'insegnamento dell'antifascismo permette di trasmettere importanti valori, valori di pace e democrazia, di libertà di pensiero ed espressione, come sancito dall'articolo 21 della nostra carta costituzionale, del rispetto delle diversità culturali e dell'uguaglianza di tutti i cittadini. Questi valori sono fondamentali per la costruzione di una società democratica e pacifista.
L'ANPI, le Istituzioni, le Scuole e le Associazioni tutte hanno il dovere di istruire e ricordare a tutti i cittadini che l'equilibrio europeo è stato raggiunto dopo due Guerre Mondiali e indicibili eventi. Proprio da questo percorso comune dovrebbe svilupparsi uno spirito critico del cittadino al fine riflettere sulle numerose questioni e guerre ancora oggi aperte nel mondo. Sono quasi sessanta i conflitti nei cinque continenti. Come ben ha saputo definire la situazione Papa Francesco, siamo in "una terza guerra mondiale a pezzi" di cui il Sudan e l'Ucraina sono solamente gli ultimi tasselli. In Iran e Afghanistan né la diplomazia né i corpi militari stranieri hanno potuto nulla contro le teocrazie islamiche, dove i diritti delle donne sono stati sacrificati. E, come non citare la Palestina e Israele, da settant'anni in lotta continua senza che nessuno abbiano mai lavorato per un concordato di pace serio e duraturo. Non è certamente migliore la situazione in Africa, dove oltre al Sudan, anche in Nigeria permane uno stato di guerra sotterranea contro il gruppo fondamentalista di Boko Aram e in molti altri Stati africani le lotte fra milizie e bande sono all'ordine del giorno.
La situazione tra Russia e Ucraina è estremamente delicata e preoccupante, poiché un conflitto di questo tipo potrebbe facilmente portare ad un'escalation della tensione tra le nazioni e sfociare in una possibile guerra a livello mondiale. È fondamentale quindi che le parti coinvolte si impegnino a risolvere le loro divergenze attraverso il dialogo e la negoziazione pacifica.L'Unione Europea ha la responsabilità di agire in modo indipendente e responsabile per la pace e la stabilità comune. Inoltre, i movimenti pacifisti in Europa devono giocare un ruolo importante nel promuovere la pace e la cooperazione internazionale nella regione.La lotta per la libertà e la democrazia in Europa non deve essere dimenticata. È in corso ancora oggi e il movimento di resistenza continua a lottare per gli stessi ideali che hanno reso possibile la stabilità e la pace nel Vecchio Continente in questi settant'anni.
La pace è un valore fondamentale per la convivenza umana e deve essere sempre cercata come obiettivo primario nelle relazioni tra le nazioni e tra le persone.Tuttavia, la pace non può essere ottenuta soltanto attraverso l'uso della forza o delle armi. L'uso della violenza spesso porta solo ad ulteriori conflitti e violazioni dei diritti umani. Al contrario, la pace deve essere costruita attraverso il dialogo, la comprensione reciproca e la cooperazione tra le parti coinvolte.La pace è garanzia del rispetto dei diritti umani, della giustizia sociale e della dignità umana. La pace deve essere cercata non solo tra le nazioni, ma all'interno di tutta l'umanità.Ora e sempre Resistenza. Buona Festa della Liberazione!
1 Febbraio 2023 - Lettera del Presidente Nazionale agli iscritti
Care amiche e cari amici iscritti all'ANPI, care compagne e cari compagni,vi invio questo messaggio che, mi rendo conto, è piuttosto inusuale, perché vorrei farvi partecipi di una preoccupazione, meglio, di un vero allarme per quello che sta succedendo e che può succedere in un prossimo futuro nel nostro Paese, in Europa, nel mondo. Come avevamo previsto nel nostro Congresso nazionale nel marzo dell'anno scorso, stiamo assistendo all'impazzimento della guerra avviata dalla irresponsabile invasione russa dell'Ucraina. Da quel momento abbiamo assistito a una continua escalation con una tragica espansione di vittime e di distruzioni. Ma ciò che sta avvenendo da qualche settimana avvicina ancora di più la possibilità discenari catastrofici. Da un lato la Federazione russa aumenta costantemente il numero di militari e di armamenti in Ucraina intensificando gli attacchi e i bombardamenti; dall'altro crescono i rifornimenti militari occidentali al governo ucraino con armamenti sempre più offensivi.Dall'Europa e dall'America arriveranno vari tipi di carri armati; Zelensky chiede i cacciabombardieri F16 e i sommergibili; si riparla sempre più in modo irresponsabile dell'uso di armi nucleari "tattiche". In questa situazione il ministro della Difesa Crosetto si è spinto a dire che se i russi arrivano a Kiev scoppia la terza guerra mondiale.Dall'Iran ad Israele ai territori palestinesi alla Siria vengono notizie di un incendio che dilaga.Le spese di riarmo crescono in modo osceno ovunque, come avvenne prima delle due guerre mondiali, mentre i governi europei - compreso il nostro - diventano sempre più autoritari verso chiunque si permetta di criticare questa mostruosa deriva bellicista, nonostante i sondaggi dicano che la maggioranza degli italiani (e anche degli europei) è contraria all'invio di armi e all'intervento della NATO. Nelle carceri russe sono reclusi centinaia e centinaia di dissidenti ed una durissima repressione è in corso in Russia ormai da molto tempo.Intanto a causa del gioco fra sanzioni e controsanzioni è aumentata l'inflazione a livelli sconosciuti nel nuovo secolo, il costo dell'energia ha generato difficoltà enormi ad imprese e famiglie ed in generale sono peggiorate le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini europei e italiani.Non basta: il presidente degli Stati Uniti e il segretario generale della NATO indicano nella Cina il prossimo e più potente nemico da affrontare, se necessario, anche sul piano militare. Anche di questo discuteremo nell'assemblea nazionale dell'ANPI che svolgeremo fra pochi giorni a Cervia; ma ci tenevo ad anticiparvi un quadro drammatico a cui non si può rispondere né con la rassegnazione né col fatalismo. Occorre razionalmente prendere atto di questa realtà e di impegnarsi in ogni modo per contrastarla, per far andare indietro le lancette dell'ora X della guerra nucleare, che nei giorni scorsi gli scienziati del mondo hanno immaginato alla metaforica eravvicinatissima distanza di 9 minuti. C'è bisogno dell'impegno consapevole, piccolo o grande che sia, da parte di tutte e di tutti, per fermare il treno della follia e della morte che sta correndo a tutta velocità versol'autodistruzione. Per questo mi permetto di invitarvi a partecipare ad ogni iniziativa che abbia come obiettivo finale il ristabilimento della pace. L'impegno più immediato è per il 24 febbraio, primo anniversario dell'invasione russa, e per i due giorni successivi. Si svolgeranno manifestazioni in tante capitali europee. In queste tre giornate l'ANPI darà vita assieme a Europe for Peace a una rete di iniziative locali in tutta Italia. Ma non ci fermeremo qui. Cercheremo sempre la più larga unità con tutti coloro che, pur con opinioni diverse sulle responsabilità di questa guerra, sull'invio o meno di armi, sull'erogazione o meno di sanzioni, condividano il nostro allarme attuale: fermiamo la guerra. L'ONU deve essere la sede istituzionale necessaria, il suo Consiglio di Sicurezza è lo spazioper tracciare la strada verso un trattato internazionale che ponga fine alla guerra e ristabilisca un pacifico ordine mondiale.L'ANPI propone che il governo italiano e l'Unione Europea avanzino finalmente una seria proposta di avvio di negoziati, cosa mai avvenuta fino ad oggi, per trovare un realistico punto di incontro fra le parti e comunque per frenare la frenetica escalation in corso; propone una Conferenza internazionale per concordare la sicurezza di tutti i Paesi coinvolti; propone che si avvii la smilitarizzazione dei confini fra la Russia e gli altri Paesi europei con l'obiettivo di una progressiva diminuzione di tutti gli armamenti nucleari; propone, in sostanza, di ricostruire un clima di coesistenza pacifica e di collaborazione fra gli Stati e i popoli in Europa e nel mondo.La pace, garantita in Europa per più di 70 anni, è stata il risultato di un lungo percorso politico, istituzionale e giuridico seguito alla devastazione di due guerre mondiali. Abbiamo bisogno di riprendere immediatamente quella visione e quel progetto, frutto della Resistenza al nazifascismo, e lascito dei nostri resistenti e dei nostri partigiani. Lo ha detto Papa Francesco: "Questa guerra è una follia". Aiutiamoci tutti, l'uno con l'altro, a fermarla. Ne va del futuro dell'umanità. Un abbraccio,
Gianfranco Pagliarulo
28 Gennaio 2023 SIAMO SICURI CHE L'INVIO DELLE ARMI SIA L'UNICA STRADA?
La sciagurata decisione della Russia di avviare la cosiddetta "operazione speciale" contro l'Ucraina sta provocando un numero altissimo di vittime,devastazione e milioni di profughi, colpendo in primo luogo la popolazione civile.La guerra dura ormai da più di 11 MESI e non si vedono spiragli di un benché minimo tentativo di avviare negoziati e trattative di pace. Tutte le parti in causa stanno alimentando una pericolosissima escalation basata sull'invio delle armi e l'aumento interno del budget destinato allaproduzione di armamenti. Nonostante la campagna mediatica, fatta solo di propaganda,la maggioranza dei cittadini italiani è fermamente contraria all'invio di armi.Vuole invece un immediato cessate il fuoco e l'avvio di serietrattative di pace. DIAMO UNA POSSIBILITA ALLA PACE !
28 Novembre - Chiudere le sedi fasciste a Firenze
Sabato scorso è stata inaugurata a Firenze, in via dei Vanni (nel Quartiere 4), una sede neofascista denominata "Centro identitario l'Indomabile”, vicina a Casapound. Non a caso all'inaugurazione erano presenti due volti noti dell'estremismo nero come Gianluca Iannone, leader di Casapound e Francesco Polacchi (entrambi con condanne per reati di violenza). Già questo ci fa capire che tipo di “cultura” si respirerà in quel locale; quello solito che fa l’apologia del ventennio e che martella quotidianamente sul tema dell’immigrazione, capro espiatorio per nascondere i veri problemi della gente, cioè la precarietà del lavoro, i tagli a sanità e scuola, la tassazione ridotta a vantaggio dei ricchi.
Il loro slogan per lanciare l’inaugurazione “riprende la marcia” la dice lunga sul loro essere “rivoluzionari del terzo millennio”, infatti vorrebbero apparire così innovativi da rifarsi a quella marcia su Roma del 1922, che portò a 20 anni di dittatura in Italia, ad una tragica guerra mondiale che costò la vita a migliaia di giovani ragazzi.
Di fronte questa ennesima provocazione Firenze Antifascista ha organizzato, per le vie del quartiere, una protesta contro l'apertura del covo fascista. I consiglieri comunali Antonella Bundu e Dimitri Palagi hanno sottolineato che è "importante ricordare come la nostra città sia stata liberata dalla marcia di 100 anni fa grazie al sangue e al coraggio della Resistenza". Dura anche la presa di posizione del Presidente del Quartiere 4 che ha evidenziato come i fascisti di CasaPound non siano benvenuti per molti e che non troveranno campo fertile.
La Sezione ANPI “Sergio Fallani” e il Comitato Antifascista di Scandicci esprimono tutto lo sdegno nei confronti di questa apertura di un covo nero a Firenze. Sdegno dovuto al fatto che, nel nostro Paese, continuano ad essere attive realtà (Casapound, Forza Nuova ecc) che invece dovrebbero essere sciolte. Sciolte non perchè lo diciamo noi, ma perché lo prevede la Costituzione e le leggi vigenti. Il 9 ottobre di un anno fa la sede della CGIL venne assalita e devastata da esponenti di Forza Nuova. Nei giorni successivi tutti, dal Governo alle forze politiche, espressero la necessità che Forza Nuova venisse sciolta. Sono rimaste parole al vento.
Noi, invece, saremo sempre a fianco dei più deboli, dei cittadini e dei migranti, contro i neofascisti che soffiano sul fuoco dell’odio razziale perché niente cambi davvero.
Elezioni 25 Settembre
Il prossimo 25 settembre si svolgeranno le Elezioni politiche anticipate per scegliere la composizione del Parlamento, ridotto come sappiamo nel numero di Deputati e Senatori. Compito dell'ANPI è ora, e come è successo nei decenni passati, di difendere la Carta Costituzionale dai tentativi di modificarla in senso antidemocratico. La nostra Sezione e il Comitato Antifascista pongono in evidenza la pericolosità delle proposte della coalizione di destra (composta da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia) contenute nel loro programma: il presidenzialismo e l'autonomiadifferenziata. Queste proposte, se realizzate, deteminerebbero lo scardinamentodella Costituzione, a partire dall'elezione del Presidente della Repubblica a suffragio universale e diretto. Vorrebbe dire affidarsi a un uomo forte, abolire la funzione del Presidente come custode e garante, trasformarlo nel rappresentante di una parte, eletto dopo un'aspra competizione elettorale. L'autonomia differenziata, oltre a rompere l'unità nazionale, aumenterebbe in modo esponenziale e irreversibile le diseguaglianze fra le Regioni in termini di servizi forniti (pensiamo in primis alla Sanità) azzerando il principio di solidarietà e quello di eguaglianza dei cittadini (art. 2 e 3 della Costituzione). Siamo convinti invece che per contrastare la dilagante sfiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni, occorra fare l'esatto contrario: restituire poteri e autorevolezza al Parlamento con una legge elettorale che lo renda davvero rappresentativo, promuovere autonomie locali e Regioni in grado di operare per il bene comune, in reciproca solidarietà e non in competizione fra loro.